Tra la presentazione delle nuove acquisizioni delle lettere di Baldassare Castiglioni ad opera dell'archivio di Stato e i convegni in programma per il pomeriggio a Palazzo Ducale, si è tenuto un rinfresco che ha visto riunita tutta la famiglia.
L'esposizione dei nuovi carteggi è stata così l'occasione per riunire nelle sale del Piano Nobile di Palazzo Castiglioni i rami della famiglia che risiedono oltre a Mantova in molte zone del centro nord Italia, da Firenze a Venezia a Brescia a Roma. Tra i vari appuntamenti della giornata il tempo è stato poco, ma comunque sufficiente ripercorrere assieme molte tappe della storia di famiglia, coccolati dal sempre impeccabile catering a cura di Antoniazzi.
Presenti all'evento anche l’assessore Paola Nobis, Gino Famiglietti, direttore degli archivi Mibact, Daniela Ferrari, Luisa Onesta Tamassia, oltre a Katia Pognani, massima esperta delle vicende della famiglia Castiglioni, da quando, nel 2011, ha formato un task force di studiosi e restauratori per recuperare ai suoi antichi fasti la corte di Casatico, storica dimora di Baldassare Castiglioni e della moglie Ippolita.
In attesa dei convegni pomeridiano Katia ha raccontato qualche aneddoto sul restauro di quella che lei definisce uno scrigno della memoria della dinastia Castiglioni, La Corte di Casatico a Marcaria una corte rinascimentale in piena regola, ancor più seducente perché "persa" nel nulla della campagna mantovana. Particolarmente affascinanti i dettagli sulla figura della nostra antenata Ippolita Torelli con cui Katia ha un feeling molto speciale. Toccante il ricordo dell'ultimo conte Baldassare Castiglione, che ha dimorato in questo palazzo e ci ha lasciato pochi mesi fa. Con lui Katia ha avuto modo di parlare a lungo della storia della famiglia e di toccare con mano come il suo amore per la Corte di Casatico, per la propria famiglia e per i luoghi che l'hanno vista crescere l'abbia sempre portato a incoraggiare e sostenere una fondamentale opera storiografica di conservazione e recupero di cui oggi tutti beneficiamo.
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